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Macellazioni abusive in Sicilia


Dal bovino pericoloso affiliato alla ndrangheta alle macellazioni non solo abusive di Cosa nostra in Sicilia per le quali è stata istituita una vera e propria Task Force, una Commissione ispettiva istituita niente che poco di meno con decreto Regionale Urgente.

Il Governatore Crocetta incalza parlando di omessi controlli e di veterinari compiacenti, arrivando addirittura ad affermare la necessità di una rotazione dentro l’assessorato, di chi si occupa del settore veterinario e anche nelle strutture periferiche delle Asp, di chi si occupa di macellazione.

Ma in tutte queste attività ispettive chi si occupa di tutelare gli animali macellati nella totale inosservanza delle già esigue norme stabilite in primis dall’amata Unione Europea Regolamento CE n. 1099 del 2009  e successivamente recepite dall’Italia, per evitare eccessive sofferenze.

Nel corso di queste attività ispettive mi chiedo come procederanno i neo nominati inquirenti- veterinari all’eventuale rinvenimento di animali detenuti magari in condizioni igieniche precarie o sottoposti alla somministrazione di farmaci anabolizzanti e/o antibiotici dato che di questa eventualità non si fa alcun cenno

Speriamo non facciano la stessa fine del bovino di Reggio Calabria la cui unica colpa è stata quella di essere sospettato di appartenere a qualche pericolosa ndrina

E poi mi chiedo: se la macellazione abusiva ad esempio di ignari agnelli magari ben tenuti per l’ingrasso e la sanità delle carni,  la facesse il vicino di casa di uno degli emeriti membri della Commissione, professionista incensurato, integerrimo padre di famiglia e soprattutto credente praticante , totalmente estraneo agli ambienti malavitosi di Cosa Nostra, in questo caso tutto rientrerebbe nella norma?

Perché nonostante come afferma il Governatore Crocetta, il 40 % della carne macellata provenga dalla Sicilia l’abominio della macellazione abusiva riguarda ogni regione italiana e spesso è praticata senza l’egida della mafia.

Per cercare di essere fiduciosi potremmo quasi dichiarare a gran voce che mentre a Reggio Calabria gli animali anche involontariamente affiliati alla ndrangheta vengono abbattuti per strada con un arma di ordinanza delle forze dell’ordine in Sicilia si opera al fine di tutelare proprio quegli animali che confluiscono in siti di macellazione quasi tutti privati e spesso referenti a famiglie vicine a Cosa Nostra   

 
http://www.anmvioggi.it/rubriche/regioni/63543-macellazioni-in-sicilia-ispezioni-sui-controlli-veterinari.html